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Rudiae è Quinto Ennio

Quinto Ennio, il primo poeta della letteratura latina, nasce nella città messapica di Rudiae nel 239 a.C., a circa trent’anni di distanza dalla conquista romana del Salento. Dopo aver militato nell’esercito romano nel corso della Seconda Guerra Punica (218-202 a.C.), Catone il Censore, attratto dalle sue capacità poetiche, lo conduce con sé a Roma, dove stringe rapporti di amicizia con Scipione Africano e Scipione Nasica. Una volta ottenuta la cittadinanza romana e assunto il prenome Quinto, Ennio affermerà in un celebre verso dell’ultimo libro degli Annales:

Nos sumus Romani, qui fuimus ante Rudini

Nella sua casa sull’Aventino comporrà tragedie, commedie e i 18 libri del poema epico degli Annali, che narrano in ordine cronologico gli avvenimenti della storia di Roma e del Lazio a partire dall’arrivo di Enea.

L’erma bifronte di Virgilio e Quinto Ennio (a d.) conservata presso la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen (© Ny Carlsberg Glyptotek, ph. Ana Cecilia Gonzalez)

Fu molto stimato da Cicerone, il quale ricorda l’epitaffio che si leggeva a Roma nel sepolcro degli Scipioni, dove venne seppellito alla sua morte:

Guardate o cittadini, del vecchio Ennio il sembiante: questi cantò le grandi gesta dei vostri padri. Nessuno mi onori di lacrime, né la mia morte compianga. Perché? Vivo vado volando sulle bocche degli uomini

Aulo Gellio ricorda che Ennio si vantava di possedere tre anime, tria corda, dal momento che conosceva la lingua greca, osca e latina.

Nell’area archeologica di Rudiae la figura di Ennio è associata all’edificio abitativo individuato da L. De Simone nel 1871, nel settore nord di “Fondo Acchiatura”.

La struttura, conservata nei livelli di fondazione, è composta da blocchi di calcarenite locale e si articola in due vani comunicanti: questi misurano 6,60 x 5,70 m e 7 x 4,40 m e presentano pavimenti in lastre di marmo colorato e mosaici a motivi geometrici.

La cd. casa di Quinto Ennio indagata da L. De Simone nell’area di Fondo Acchiatura

A seguito delle ricche testimonianze restituite dagli scavi di questo edificio, tra cui frammenti di una statua in marmo e di capitelli, si è affermata nell’immaginario collettivo l’idea che questo edificio rappresenti la dimora del Poeta.

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