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Il portico

Con la conquista romana del Salento (III sec. a.C.), Rudiae attraversa un periodo di notevole sviluppo urbanistico testimoniato dalla costruzione degli edifici pubblici di Fondo Acchiatura (il luogo di culto, la strada basolata e le strutture idrauliche riferibili al cd. ninfeo), datati genericamente ad Età repubblicana.

Le indagini stratigrafiche nell’area dell’anfiteatro hanno permesso di identificare livelli databili a questa fase e in particolare riferibili alla sistemazione del battuto stradale che circondava la dolina naturale, testimoniando che l’invaso doveva ancora essere utilizzato per raccogliere l’acqua piovana.

Lo scavo archeologico del portico nel 2015

Ad Età repubblicana (II-I sec. a.C.) sono databili anche le strutture relative ad un portico, evidenziate sul lato sud-orientale dell’anfiteatro; dell’edificio, orientato in senso est-ovest, si sono messe in luce tre basi di colonna di tipo attico con modanature dalla resa semplificata, impostate sul relativo blocco di fondazione, e la base di un pilastro.

La basi di colonna del portico repubblicano

Il portico, realizzato in calcarenite locale, doveva appartenere verosimilmente ad un edificio pubblico ed era forse collegato alla vicina area monumentale di Fondo Acchiatura.

Sempre alla stessa fase, sono attribuibili alcune strutture murarie, rinvenute nell’area sud-orientale, in cui si sono riutilizzati blocchi che presentano decorazioni databili ad Età Ellenistica (IV-III sec. a.C.).

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