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Il luogo di culto

Il luogo di culto, orientato in senso nord-ovest/sud-est, è situato all’incrocio tra le due strade basolate e presenta una pianta quadrangolare di 20 x 12 m. L’edificio è realizzato con grandi blocchi squadrati in calcarenite locale e si articola in diversi ambienti comunicanti, sempre di forma quadrangolare, alcuni dei quali conservano ancora intatta la pavimentazione antica in cocciopesto. L’articolazione dei vani doveva essere funzionale allo svolgimento delle diverse attività cultuali che venivano praticate all’interno dell’area sacra. All’esterno, il complesso monumentale è delimitato dal muro di temenos (recinto sacro), di cui si conservano vari tratti realizzati in blocchi, soprattutto sul lato settentrionale.

Il luogo di culto tra le due strade basolate

Le indagini archeologiche della fine degli anni Cinquanta non hanno consentito di riconoscere le divinità venerate all’interno del tempio, ma la presenza di numerosi frammenti di sigillata italica ha permesso agli archeologi di proporre una datazione del complesso ad età romana repubblicana (I sec. a.C.).

Lo scavo del luogo di culto sul finire degli anni 50

L’ampliamento dello scavo sul margine meridionale dell’edificio ha riportato alla luce la tomba ipogea dalla particolare pianta a T, riferibile ad età ellenistica nella sua fase di impianto, a cui il luogo di culto sembra strettamente connesso; tale ipotesi è avvalorata dalla sovrapposizione tra il muro sud dell’edificio sacro e il vano ipogeo, che sembrerebbe continuare ad essere frequentato ancora in età romana. Un ulteriore elemento a favore di una continuità della frequentazione è costituito dal diverticolo della strada basolata che raggiunge la tomba ipogea in corrispondenza di due basi modanate, riferibili ai pilastri posti all’ingresso della camera funeraria.

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